di Carmen Piccirillo
La poesia è un’espressione diretta, spontanea, primordiale, nasce dall’anima:
è una forma d’arte, un mezzo per poter esprimere in maniera intensa le proprie emozioni, sensazioni, pensieri.
Spesso, in maniera evocativa, una poesia riesce ad esprimere lo stato d’animo dell’autore in maniera scorrevole, autentica, per creare una grande interazione emozionale tra chi legge e chi scrive.
Nasce dai nuclei profondi di sé, è un “regalo” prezioso che viene fatto non solo a sé stessi per via della contemplazione interiore inevitabile, ma anche al lettore che, dal proprio punto di vista soggettivo, coglierà la propria interpretazione per percepire ampiamente, dentro di sé, molteplici sensazioni provocate da ciò che legge.
Scrivere significa poter esporre la propria interiorità con tutte le sue sfaccettature e i suoi “colori” differenti, significa “liberarsi” in maniera catartica, terapeutica.
E’ possibile viaggiare con l’immaginazione per raggiungere mondi misteriosi, sognanti, “magici”.
Insomma, scrivere poesie può realmente portarci a guardare la vita da nuove angolazioni, e mai in maniera scontata, banale, schematica.
Una poetessa rionerese, ha vissuto personalmente la straordinarietà dell’esternazione della propria individuale realtà, del proprio “mondo”, tramite la poesia.
Ha avuto modo di rendere progressiva la sua passione verso la scrittura, e, recentemente, ha pubblicato il suo ultimo interessante libro di poesie dal titolo “Pandemia con fantasia”. Un libro che ripercorre, in maniera originale, tutto l’excursus relativo alla fase emergenziale nel mondo sin dall’inizio. L’autrice analizza i propri timori e i timori degli abitanti del pianeta, ma nonostante questo, trova sempre la leva per guardare al “bello”, al “nuovo”: la natura, un sorriso, l’osservazione degli ambienti circostanti, lo sguardo orientato verso il futuro, la voglia di ricominciare… Un libro che provoca speranza, propositività, una luce nell’oscurità.
Oltretutto, Maria Antonietta Chieppa ha destinato il ricavato del suo lavoro “Pandemia con fantasia” alla Casa Di Riposo “Virgo Carmeli” di Rionero, dimostrando una grande sensibilità in un momento così delicato per tutto il mondo.
Ieri, 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale Della terra, Maria Antonietta Chieppa ha scritto due poesie molto suggestive creando un input per sensibilizzare la tutela verso Madre Natura, per riflettere e per guardare il mondo in maniera più ampia: non è mai troppo tardi per “svegliarsi”…
Carmen Piccirillo
Ma noi,
abitanti del pianeta stanco,
avidi e senza pietà,
distruggiamo ogni giorno
vita e bellezza
piante e animali
mare terra e aria
Chi salverà la natura morente?
Chi darà visioni al mondo dolente?
Maria Antonietta Chieppa (MaC).
22 aprile 2021
Giornata Mondiale Della Terra.
La vita della Terra nel mondo dei vecchi
Nella vita dei nostri vecchi
già idee e visioni:
Terra venerata,
natura rispettata,
culture per stagioni,
cibo a chilometro zero,
mobilità senza traffico,
piedi per camminare,
rispetto ambientale,
uso e riuso delle cose,
economia circolare
vita di comunità e identità.
In quel loro mondo
povero e faticoso,
i nostri vecchi
sapevano amare Madre Terra.
Maria Antonietta Chieppa (MaC).
22 aprile 2021
Giornata Mondiale Della Terra.