La situazione resta critica alla Casa di Riposo “A. D’Alessio” di Acerenza . Lo rende noto in un comunicato stampa la Fials di Potenza che denuncia la violazione dei diritti dei dipendenti in termini di sicurezza sul posto di lavoro, di salute degli operatori sanitari.
Negative anche la valorizzazione delle capacità professionali e gli aspetti organizzativi, tematiche mai affrontate in maniera risolutiva nonostante le ripetute sollecitazioni del sindacato. In assenza di riscontri risolutivi la Fials intraprenderà ogni azione a tutela dei dipendenti.
“Anzi – dichiara il segretario provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo – le difficoltà aumentano. La casa di riposo è un patrimonio della comunità acheruntina, visto che nel consiglio di amministrazione sono presenti le massime autorità civili e religiose. Eppure gli amministratori restano sordi alle nostre legittime e giuste sollecitazioni”.
“Nonostante l’incontro in Prefettura – prosegue la nota – del 13 dicembre scorso, per avviare le misure di conciliazione previste dalla legge e l’impegno di un imminente incontro dopo le festività, si è dovuti arrivare al 1 febbraio per un incontro infruttuoso tenutosi presso la Sala Consiliare. Il Presidente mons. Rocco Antonio Cardillo ha infatti deciso di non partecipare, limitandosi a far pervenire una nota, a parere del sindacato, senza una fattiva proposta.
“La Fials – ribadisce Costanzo – visto il perdurare delle criticità più volte segnalate, ritiene necessaria la presenza di tutto il Consiglio di Amministrazione e di Sua Eccellenza il Vescovo per un confronto costruttivo e risolutivo sulle varie problematiche denunciate che colpiscono i lavoratori e ledono i loro diritti e fa ancora una volta appello a tutti gli amministratori”.
Non si può aspettare ulteriormente – conclude la nota – senza riscontro, di concerto con i lavoratori la scrivente, si vedrà costretta ad avviare tutte le azioni necessarie alla tutela dei lavoratori coinvolti.