Specie d’inverno, e, in special modo dopo piogge intense e neve, l’asfalto realizzato anni fa, e, sicuramente povero di bitume, subisce lesioni fino a creare delle buche. Per asfaltare una strada si usano sabbia, materiale ghiaioso-macinato, materiale arido spaccato, il filler (un indurente) e bitume liquido. Ma se il bitume liquido ed è di cattiva qualità, o insufficiente, le strade si lesionano velocemente. Nessuno, ci si riferisce agli “uffici tecnici” dei Comuni, controlla la cosiddetta “qualità e dosatura dei materiali”: sarebbe un obbligo quando si effettuano i lavori. Detto ciò, siccome queste appena dette, sono solo parole che nessuno (o quasi) ascolterà negli stessi uffici tecnici, di fatto le strade spesso sono piene di buche, che, di solito vengono chiuse in maniera scorretta. Capita che talvolta la chiusura è addirittura ridicola: vedi (qui da noi) la recente chiusura delle buche con la sabbia, che, naturalmente, dopo alcuni giorni risulta sparita: chissà perchè si utilizzano risorse, anche se non ingenti, per cose folli e senza senso (forse si pensava ad una soluzione temporanea… diciamo così). Ed è per tale motivo, che di seguito, si riporteranno delle raccomandazioni per “l’Amministrazione e l’assessore competente”, al fine di evitare, si spera, di commettere le azioni ridicole di cui si è detto innanzi.
La soluzione più diffusa, d’inverno, purtroppo poco efficace, consiste nel riparare le strade provvisoriamente con l’asfalto a freddo, sapendo che si verificheranno nuovi problemi per l’inverno successivo con costi di risanamento sempre più consistenti. Prima di usare tale asfalto, sarebbe opportuno tagliare le buche eliminando i bordi lesionati, nonché pulirle, per poi compattare l’asfalto, e non versare sabbia… In ogni caso, invece, la soluzione migliore sempre d’inverno, anche se forse più costosa, ma più duratura, sarebbe quella di utilizzare la cosiddetta malta bituminosa.
Quali sono le caratteristiche della malta bituminosa? Essa è costituita da cemento, ghiaia con bitume e additivi che ne migliorano la lavorazione. È resistente al gelo e ai sali scongelanti, ed è facile da lavorare. Bisogna anche aggiungere che, la malta bituminosa ha un ripristino economico e duraturo, oltre che una resistenza alla compressione pari a quella del calcestruzzo e una flessibilità pari a quella dell’asfalto.
Vi sono altre tecniche di intervento molto utili, come la rigenerazione termica ad infrarossi, tramite riscaldamento dello strato superiore dell’asfalto. In definitiva, però, si dovrebbe interviene in primavera, con rappezzi estesi con asfalto a caldo: per qualche anno il problema dovrebbe essere risolto. Dove risulta creato in maniera errata (vedi via Fiera e via Roma) è necessario creare un sottofondo opportuno, utilizzando materiali idonei.
Una notizia positiva c’è: 2 mesi fa circa, la Regione Basilicata ha destinato dei fondi ad alcuni Comuni per le strade; tra questi c’è anche Rionero, con la speranza che vengano usati in maniera conveniente (non per la sabbia!).
Con un po’ di impegno, informandosi in maniera adeguata, magari si possono evitare di fare cose ridicole, e spendere risorse inutilmente; dopotutto: attraverso la conoscenza, si arriva ad avere la risposta giusta.