BERLAYMONT SEDE COMMISSIONE EUROPEA BANDIERE BANDIERA UNIONE EUROPEA UE

di Fabio Torriero

Basta unire i dati, mettere insieme gli elementi, anche quelli apparentemente più lontani, collegare le cose ed ecco che viene fuori la verità, che si tenta di nascondere con la narrazione ufficiale, con la pancia, con l’obbligo di schierarsi o da una parte o dall’altra.

Basta affermare, infatti, concetti in dissonanza rispetto al pensiero unico del momento, qualunque esso sia, che si viene ascritto d’ufficio nel novero dei nemici della libertà, della democrazia, della civiltà.
Partiamo dall’inizio, da quando il progetto tecnocratico di globalizzazione, e di uniformità culturale (mercato globale, governo mondiale dell’economia, laicismo: si legga modello unipolare), ha ripreso vigore, utilizzando l’emergenza pandemica. E’ noto che aveva frenato per “colpa” del sovranismo, adesso tramontato.

Un “pacchetto” sanitario, finanziario, etico (il Pnrr), e da ultimo ecologista (la Green Economy), che stava avanzando, bypassando parlamenti nazionali e politica, nei fatti commissariata (specialmente da noi), anche qui venduto da una comunicazione mitica, che la guerra però, ha stoppato.

Lo stesso Draghi ha dovuto far marcia indietro, ammettendo che Putin, (insieme a Cina e India), escluso dalle fonti rinnovabili, nuovo mantra europeo, gli ha rotto le uova nel paniere. I tre paesi sono portatori “insani” di quell’energia sporca (carbone, gas e petrolio), che alla luce del conflitto in Ucraina, è tornata centrale e insostituibile, sconvolgendo disegni e progetti che stavano passando sulla testa dei cittadini europei, senza colpo ferire.

Cosa ha scoperto il quotidiano la Verità, articolo a firma Antonio Di Francesco? I numeri della Corte dei Conti europei, che ha analizzato le aliquote studiate dai ministri di Bruxelles, abilmente sottaciuti dalla Commissione europea. Numeri che disegnano un quadro preoccupante. In soldoni, dal 1° gennaio 2023 scatterà il nuovo fisco per sostenere la transizione energetica: +500% nel 2023, +640% nel 2033 per il gas.

Aumenti vertiginosi che graveranno sugli Stati e sulle persone, che già fanno i conti con i drammatici aumenti delle bollette. Tutto per imporre una svolta epocale obbligata. E come faremo, pagheremo due volte, bollette terribili e nuove tasse per la transizione, tra l’altro, bloccata?
Ma i banchieri, i tecnocrati di Bruxelles, amici di Draghi, ci hanno mai detto queste cifre? Ci hanno spiegato che le rinnovabili sono dispendiose, relative e volatili, visto che dipendono dal vento, dal sole, e che necessitano di appositi impianti di accumulo dell’energia, impianti ulteriormente dispendiosi?

Non era meglio, con buona pace dei nostri ecologisti, partire direttamente da una diversificazione delle strategie energetiche, il famoso mix?
No, perché ciò avrebbe vanificato il modello ideologico della transizione energetica: la globalizzazione verde.
A questo punto, si comprende la ragione dell’inserimento coatto nella nostra Costituzione dei commi “verdi”, negli articoli 9 e 41, che fissano la priorità dell’ambiente, come dovere dello Stato e le finalità ecologiste della proprietà privata. Tradotto, la compressione delle libertà, come per l’obbligo vaccinale, non motivate dalla salute pubblica, ma dall’ecologia.Ossia, tanto per fare un esempio spicciolo, il cittadino “virtuoso, etico, salutista ed ecologista”, che deve mettere a norma la casa altrimenti non la vende, o che può essere limitato se non paga le tasse ambientaliste.

Fonte:

Di BasNews

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