Estendere il contributo una tantum di 200 euro contro il caro prezzi destinato a chi percepisce un reddito inferiore a 35 mila euro anche ai lavoratori stagionali che non hanno raggiunto le 50 giornate annue di lavoro. A chiederlo sono il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Fai Cisl Basilicata Giuseppe Romano. “È paradossale che una misura concepita con l’obiettivo di aiutare le fasce sociali più deboli alle prese con l’aumento vertiginoso del costo della vita – osservano i due sindacalisti della Cisl – escluda una vasta platea di lavoratori agricoli discontinui che non hanno accesso nemmeno alla disoccupazione agricola. Stiamo parlando di operai agricoli che nel corso dell’anno non riescono a totalizzare le 50 giornate di lavoro per effetto degli eventi climatici o di patologie fitosanitarie che colpiscono le produzioni agricole di alcuni territori, ma che, comunque, stanno subendo come gli altri i rincari dei carburanti, delle bollette e di molti beni di prima necessità. Per questo motivo stiamo sollecitando a livello nazionale in sede di conversione una modifica della norma contenuta nel Decreto Aiuti per evitare questa inaccettabile ingiustizia che si sta consumando nei confronti della fascia più fragile del lavoro agricolo”, concludono Cavallo e Romano.
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