US President Joe Biden departs the White House in the rain for a meeting in Ohio with manufacturing leaders in Washington, DC, USA, 06 May 2022. Credit: Jim LoScalzo / Pool via CNP Pictured: Joe Biden Ref: SPL5308426 060522 NON-EXCLUSIVE Picture by: Jim LoScalzo / Pool via CNP / SplashNews.com Splash News and Pictures USA: +1 310-525-5808 London: +44 (0)20 8126 1009 Berlin: +49 175 3764 166 photodesk@splashnews.com World Rights, No France Rights (Washington - 2022-05-06, Jim LoScalzo / Pool via CNP / SplashNews.com / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

di Francesco Tallarico

Qualche commentatore internazionale più malizioso ha osservato che la Russia, con la guerra in Ucraina, ha raggiunto un obiettivo imprevisto. Quello di ravvivare l’Alleanza Atlantica.

Prima dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, Macron aveva detto che la Nato era in stato di morte cerebrale. Questo giudizio, proveniente non già da un detrattore, ma da un acceso sostenitore della Nato, la dice lunga sullo stato pietoso in cui versava l’alleanza. Dopo la guerra in Ucraina la Nato si è rivitalizzata, al punto che ha ripreso ad espandersi nel Baltico, con l’ingresso di Svezia e Finlandia.

Ma c’è qualcuno che rischia di fare anche peggio. Si tratta del presidente degli Usa, che sta provocando niente poco di meno che l’esplosione di una bomba atomica in Corea del Nord e un’invasione di Taiwan, seppure solo aerea, da parte della Cina Popolare.
Ma andiamo con ordine.

Venerdì scorso è iniziata la prima missione in Asia dall’inizio del suo mandato di Joe Biden, che terminerà martedì 24 maggio. Nel corso della sua visita il presidente degli Usa ha in agenda l’incontro con il neo-eletto presidente della Corea del Sud Yoon Seok-Youl, con il premier giapponese Kishida Fumio e la riunione del “Quad”, a margine del quale terrà un bilaterale con il primo ministro indiano Narendra Modi. Il Quad o Quadrilateral Security Dialogue è un’alleanza strategica informale tra Australia, Giappone, India e Stati Uniti, con lo scopo di contenere l’espansionismo cinese nella regione dell’Indo-Pacifico.

La Cina Popolare infatti sta rapidamente aumentando il suo potere e la sua influenza commerciale nella regione, diventando un attore assolutamente irrinunciabile per molte economie, come quelle del blocco “Asean”. Questa vertiginosa ascesa della Cina al rango di superpotenza fa sì che molti paesi, pur temendo o addirittura detestando la Rpc, non possono comunque prescinderne. Questa situazione per gli Usa ovviamente è “fumo negli occhi”, per cui Biden vuole ribadire il ruolo predominante della superpotenza statunitense in Asia.

La reazione non si è fatta attendere. Venerdì 20 maggio, proprio al debutto della visita di stato di Biden in Asia, 14 velivoli militari cinesi hanno effettuato un’incursione nello spazio aereo (Adiz) di Taiwan, dimostrando che la partita sull’isola sia uno degli elementi caldissimi delle dinamiche relative al Mar Cinese Meridionale. Molti analisti internazionali ritengono inoltre che in questi giorni Kim Jong-Un, leader della Corea del Nord, riprenderà i test atomici, che erano stati sospesi, facendo detonare un ordigno nucleare.
Segno dei tempi che cambiano … E dire che anni fa le visite del presidente Usa in Asia erano accompagnate da un coro quasi unanime di consensi!

Fonte:

Di BasNews

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