I vari proclami dell’assessore alle Infrastrutture circa il miglioramento delle condizioni di mobilità in Basilicata mal si conciliano con i problemi che riscontrano le persone con disabilità motoria. Queste ultime, per spostarsi nella capitale, debbono affrontare notevoli disagi.
È dell’altro ieri, infatti, la denuncia di una viaggiatrice lucana che ha dovuto constatare, nel momento in cui si è collegata al sito di Trenitalia per prenotare il bus sostitutivo Potenza-Salerno, di essere impossibilitata a usufruire dell’assistenza per i disabili. Difatti, abbiamo accertato direttamente che tale servizio non è garantito né prenotabile.
Il Regolamento (UE) n. 181/2011 relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus mira a tutelare, tra l’altro, le persone con disabilità o a mobilità ridotta che “hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini in relazione alla libera circolazione” e devono “avere accesso al trasporto e non esserne escluse”.
Il regolamento in esame disciplina il rispetto dei diritti fondamentali e l’osservanza dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Direttiva 2000/43/CE che attua il principio della parità di trattamento fra le persone.
Nel caso della nostra viaggiatrice con disabilità motoria, tale disfunzione interessa, a quanto pare, anche il servizio sostitutivo su gomma, sprovvisto del servizio di assistenza alla salita e discesa dal bus per i viaggiatori che hanno difficoltà di deambulazione. In Basilicata i diritti dei viaggiatori con disabilità o a mobilità ridotta non sono riconosciuti e su questo punto mi piacerebbe che intervenisse l’assessore al ramo.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del M5S