Ricorre sabato 5 marzo 2022 il centenario della nascita del “sommo” regista, sceneggiatore, drammaturgo, poeta, scrittore e attore Pier Paolo Pasolini. Saranno vari gli eventi organizzati su scala nazionale per celebrare uno dei più grandi cinematografi che l’Italia abbia mai avuto. Tra gli eventi in omaggio a Pasolini organizzati in Basilicata spicca indubbiamente quello in grande stile organizzato a Barile dalla locale sezione della Pro Loco Barile in stretta sinergia con Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Basilicata, Cinit – Cineforum Italiano, Cine Club Pier Paolo Pasolini, Cine Club Vittorio De Sica Rionero, Basilicata Arbereshe e con il patrocinio del Comune di Barile.
Un forte legame accomuna il piccolo centro arbereshe alla figura di Pier Paolo Pasolini che, nel lontano 1964, giro’ alcune scene del celebre film “Il Vangelo secondo Matteo” proprio a Barile tra le suggestive cantine del Scescio.
Ripercorrendo le tappe più importanti della sua vita, Pier Paolo Pasolini nacque il 5 marzo 1922 nel quartiere Santo Stefano a Bologna da una famiglia della media borghesia bolognese nonché primogenito dell’Ufficiale di Fanteria Carlo Alberto Pasolini e della maestra elementare Susanna Colussi. Già dai primi anni dell’infanzia e poi dell’adolescenza (trascorsi assieme alla sua famiglia in varie località tra Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia per via dei continui spostamenti dovuti al lavoro del padre) Pasolini inizia a maturare una forte passione per il disegno e la scrittura componendo alcune poesie e conducendo un percorso di studi sempre “brillante” iniziato dagli anni delle elementari e proseguito fino agli studi liceali al Ginnasio di Reggio Emilia e poi completati presso il Liceo “Galvani” di Bologna prima di iscriversi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna dove, laureatosi successivamente con il massimo dei voti nel 1945 con una tesi sull’antologia della lirica pascoliana di Giovanni Pascoli, scopri’ anche nuove passioni culturali come la filologia romanzata, l’estetica delle arti figurative oltre ad accrescere la sua passione per la lettura spaziando su Dostoevskij, Tolstoj, Shakespeare e ai poeti del romanticismo manzoniano.
Fu proprio nei primi anni universitari, agli inizi degli anni ’40, che Pasolini iniziò il suo exploit in ambito poetico e narrativo con la pubblicazione delle prime delle sue innumerevoli opere poetiche in larga parte dialettali e su racconti e romanzi attraverso i quali cercava di entrare nella realtà e nella vita del mondo rappresentato.
Sempre negli anni universitari Pasolini, frequentando il Cineclub di Bologna, iniziò a maturare i primi passi anche in quella sua passione per il cinema che poi lo avrebbe reso celebre su scala internazionale come sceneggiatore prima e come regista poi. Una lunga carriera di regista, iniziata nella metà degli anni ’50 dopo il suo trasferimento a Roma, con numerosi film di svariato genere come documentari, drammatico, grottesco, commedia, fantastico, storico, biblico ed epico attraverso i quali cercava di rifuggire dal naturalismo e interpretare il cinema come una ricostruzione del mondo attraverso un montaggio. Una carriera come regista cinematografico che prosegui’ fino alla sua prematura morte avvenuta per assassinio all’età di 53 anni presso l’Idroscalo di Ostia a Roma il 2 novembre 1975.
Tra i tanti film diretti da Pier Paolo Pasolini ricordiamo ovviamente “Il Vangelo secondo Matteo” che, come tutti sappiamo, nel lontano 1964 vide alcune delle sue scene più importanti e per la precisione quelle della “Strage degli Innocenti” e della “Nascita di Gesù” girate proprio a Barile tra le cantine del Rione Scescio che per la sua conformazione rievocava al meglio gli scenari della Terra Santa e i luoghi delle Sacre Scritture. In quella occasione furono in tanti i barilesi scelti da Pasolini per interpretare i personaggi delle scene girate in quei luoghi nell’agosto 1964 con le riprese che coinvolsero anche altri suggestivi centri della Basilicata come Matera e Lagopesole
A distanza di tantissimi anni e per onorare nel modo migliore la figura e la memoria di Pasolini nel centenario della sua nascita, come già detto, nel pomeriggio di sabato 5 marzo anche Barile gli renderà omaggio attraverso una serie di eventi di notevole interesse ed alto spessore culturale.
A partire dalle ore 17:00 proprio da quei luoghi in cui nel lontano 1964 vennero girate due delle scene più significativi de “Il Vangelo secondo Matteo”, ovvero il Parco Urbano delle Cantine di Rione Scescio, verrà inaugurata una Targa Commemorativa in Ricordo di Pier Paolo Pasolini. Seguirà poi, a partire dalle ore 18 presso la Sala Pro Loco “Antonio Paternoster” sita in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, un convegno di grande interesse dal tema “Pasolini, la Basilicata tra cinema e turismo” alla presenza di autorità locali e con un parterre di relatori formato da personalità di elevato spessore culturale ed esperti in questo specifico ambito.
Il dibattito sarà moderato dal giornalista e Caporedattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Rocco Brancati e, dopo i saluti del Sindaco di Barile Antonio Murano, del Parroco di Barile don Davide Endimione, del Presidente della Pro Loco di Barile Daniele Bracuto e del Presidente Pro Loco UNPLI di Basilicata Rocco Franciosa interverranno al dibattito il Direttore della Cineteca Lucana Nino Martino, il Giornalista e Storico Pasquale Doria, il Presidente della Pro Loco di Potenza Antonio Barbalinardo, il Presidente della Pro Loco di Lagopesole Carlo Lucia, il Vice Presidente della Pro Loco di Matera Giuseppe Cotugno e il Presidente di Basilicata Arbereshe Donato Michele Mazzeo mentre a relazionare i lavori ci saranno il critico cinematografico, giornalista e Vice Presidente di Cinit Armando Lostaglio ed il Dottore di Ricerca Storia e Teoria del Cinema dell’Università degli Studi di Basilicata Angelo Iermano.
A conclusione del dibattito verrà proiettato il film “Il Vangelo secondo Matteo” ed inoltre sarà allestita una mostra fotografica e documentale con oggetti dell’epoca, documenti, foto ed esposizione della macchina da presa Arriflex 16 mm a cura della Cineteca Lucana e foto dell’Archivio Doria.
Si prevede un evento di grande successo che richiamerà sicuramente un buon numero di partecipanti.
Francesco Preziuso