Costituire un sistema di sorveglianza permanente dell’ambiente e della salute in siti contaminati in cui gli elementi di conoscenza disponibili, sia sul piano ambientale che epidemiologico, consentano di strutturare interventi mirati per la prevenzione primaria e secondaria di effetti avversi per la salute associati alle contaminazioni, in una prospettiva di contrasto alle diseguaglianze. È questo l’obiettivo di un progetto su “Salute, ambiente, biodiversità e clima (PNC)”, al quale ha aderito la Regione Basilicata.
Un progetto collegato all’istituzione del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), che vede impegnate 14 Regioni italiane (capofila la Regione Puglia) e rientra tra i programmi finanziati con il Piano nazionale per gi investimenti complementari al PNRR. Il finanziamento complessivo previsto è di 24,7 milioni di euro, di cui 9,9 milioni di euro destinati alle Regioni del Sud.
“Con questa iniziativa – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico – puntiamo a rafforzare le azioni di prevenzione nei siti SIN di Tito e della Val Basento, con l’obiettivo primario di tutelare la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente. Questa azione di prevenzione si muove nel solco del progetto di monitoraggio ambientale e sanitario Lukas, le cui attività stanno per essere attuate”.
“Intendiamo inoltre contribuire – aggiunge l’assessore – al rafforzamento delle strutture e dei servizi del Sistema nazionale di prevenzione della salute e del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente, innanzitutto attraverso una ricognizione dei dati relativi alle fonti di pressione ambientale, di contaminazione ambientale nelle diverse matrici, di esposizione della popolazione, di descrizione dell’offerta sanitaria e di consumo di prestazioni. Puntiamo infine a consolidare gli strumenti di sorveglianza epidemiologica e a definire in maniera partecipata i piani territoriali di intervento e gestione del rischio a supporto della programmazione strategica di sviluppo sostenibile dei siti in questione”.