Storie e spaccati quotidiani di normale vita giovanile di provincia caratterizzata come ovvio da quell’uso abituale e immancabile degli strumenti del web sempre abitudinariamente attuali tra le giovani generazioni della società contemporanea con il tutto, che viene descritto, raccontato e racchiuso all’interno di questo interessante cortometraggio dal titolo “Aglianico diVino” ed incentrato su un genere misto tra fantasy e avventura.
La trama di questo accattivante ed interessante cortometraggio ambientato immaginariamente nella Rionero in Vulture dei giorni d’oggi narra di quattro giovani ragazzi che vivono, appunto, in un paese del Nord-Basilicata, comunemente nota anche come terra dell’Aglianico, accomunati tra loro dalla passione per il web tanto da ritrovarsi quotidianamente nel loro rifugio per coltivare e soddisfare questa propria passione attraverso un’approfondita scansione dei meandri, anche più oscuri e sconosciuti, della rete.
Durante uno dei loro tanti momenti abituali di ricerca approfondita s’imbattono in una serie d’informazioni che attirano la loro attenzione scoprendo un documento storico che descrive la vera composizione dell’Eleanico, probabilmente nascosto in una cantina di Rionero in Vulture.
Proprio per questo decidono di approfondire la cosa giungendo alla conclusione di dover agire recandosi sul campo per scoprire dove è celato il documento che potrebbe dare una svolta anche economica al loro futuro.
Galvanizzati da tutto questo, i quattro ragazzi, cominciano ad esplorare in varie direzioni come alla Biblioteca Fortunato, tra i proprietari di cantine e tra gli anziani contadini del luogo.
Una volta terminate le ricerche, qualche giorno dopo, si ritrovano al rifugio per fare il punto delle informazioni trovate tra i libri della biblioteca e raccolte tramite le testimonianze dirette di alcuni contadini rioneresi.
A questo punto, per i quattro giovani, si tratta solo di agire e ricercare in alcune cantine indicate da un vecchio contadino per portare così a compimento questa accattivante ricerca che, come già detto, potrà dare una svolta significativa al proprio futuro.
Il tutto è nato da un soggetto originale di Enrico Sacco, Aglianico diVino, è un ambizioso progetto cross mediale promosso dall’Associazione Culturale Radio Vulture che intende affiancare alla produzione di un cortometraggio cinematografico prodotto dall’agenzia Exibarte la realizzazione di un graphic novel a fumetti che non sia una mera trasposizione della storia dalla celluloida alla carta, ma che ne rappresenti un complemento.
La sceneggiatura di questo avvincente cortometraggio è stata realizzata da Enrico Sacco assieme a Roberto Giammatteo, che tralaltro si occuperà anche di realizzare la sceneggiatura per il fumetto, e dal regista lucano Alberto Nigro originario di San Fele.
Sarà infatti proprio il noto regista sanfelese Alberto Nigro, che già in passato ha realizzato vari cortometraggi come “La mia Primavera” (2013), “Il Viaggio” (2017) e “Ragazzi Soli” (2018) finalista al “Pordenone International Film Festival 2019” e che da vari anni dirige attivamente lo spettacolo della prestigiosa kermesse “Premio Penisola Sorrentina” ideata da Mario Esposito, ad occuparsi della regia del cortometraggio.
Proprio da ciò si evince la chiara intenzione è dimostrazione di voler creare un forte connubio tra cinema e fumetto, la realizzazione di storyboard della sceneggiatura cinematografica è stata affidata al giovane talento lavellese Antonio Caputo autore recentemente di una interessante pubblicazione con la casa editrice Shockdom il graphic novel “Auf Wiedersehen, Pulcinella” curandone i disegni e la colorazione.
Un cortometraggio molto interessante e di notevole interesse che riscuotera’ sicuramente un grande successo.

Francesco Preziuso

Di BasNews

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