Troppo spesso in queste ultime settimane abbiamo dovuto rincorrere le solite voci di corridoio su presunte riorganizzazioni del sistema sanitario regionale. La giornata di oggi è stata utile per mettere una pietra definitiva sulla sciagurata bozza di riforma che era stata messa in giro nei mesi scorsi e finita miseramente stracciata sui palchi della campagna elettorale di Matera.
A luglio dell’anno scorso la Giunta Bardi, con la DGR 454 del 2 luglio 2020, ha concluso un accordo con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) al fine di collaborare per la realizzazione di nuovi modelli organizzativi funzionali alla redazione della riforma del sistema di riforma regionale. Il rapporto con l’AGENAS è della durata triennale e, secondo la Giunta Bardi, si è reso necessario anche alla luce dell’emergenza covid 2019.
Oggi, il Direttore Generale di AGENAS, Domenico Mantoan, ha illustrato i primi risultati di questo processo di analisi.
La fotografia scattata da AGENAS in vista della rivoluzione prevista dal PNRR è risultata abbastanza positiva tanto da farci guardare con ottimismo al futuro. Il punto fermo di quanto analizzato durante la mattinata è senza dubbio il fatto che le fragilità emerse durante la crisi pandemica del COVID, impongono un rafforzamento di tutta la rete territoriale.
I presidi a cavallo dei confini regionale (Policoro e Lagonegro) potranno giocare un ruolo importante per attirare utenza dalla Calabria e dalla Campania per abbattere il differenziale negativo tra mobilità passiva e attiva. L’AGENAS ha confermato anche l’importanza dell’Ospedale di Matera che andrebbe – parole di Mantoan – potenziato sulla base di una attenta analisi di tutte le necessità del territorio.
Grazie al PNRR anche i piccoli presidi già presenti sul territorio potranno ritornare protagonisti. Interessante la novità delle Case della Comunità previste nel PNRR: se ne stimano 12 che in seguito dovrebbero diventare 28. Secondo il PNRR, la Casa della Comunità diventerà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai cittadini affetti da cronicità.
Previsti anche 4 ospedali di comunità, strutture della rete territoriale a ricovero breve e destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Anche queste andrebbero progressivamente aumentate in numero, arrivando ad una decina.
L’analisi di AGENAS ha evidenziato anche alcune criticità gestionali che andrebbero corrette al fine di liberare risorse utili: su tutti risalta l’eccessiva spesa per farmaci non generici che ammonta a 15 milioni di euro e risulta essere tra le più alte d’Italia.
Le basi gettate da AGENAS sono sicuramente un buon punto di partenza per avviare una seria discussione sulla gestione della sanità sul territorio. Un’analisi basata su dati e riscontri oggettivi che non lascia margini a strumentalizzazioni becere e campanilistiche.
Siamo pronti a dare il nostro contributo costruttivo per far sì che la Basilicata realizzi un piano sanitario regionale di altissima qualità e che tenga in considerazione i bisogni di tutti i lucani.
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale