Sembra quasi un ‘Eden’ vivere in Basilicata. Dopo il gas gratis per tutti, arriva l’acqua per tutti! Lo ha annunciato il governatore, Vito Bardi, durante una conferenza stampa, alla presenza della Giunta regionale al gran completo.
Ricordo che tra gli obiettivi della legge regionale n. 38, approvata in tutta fretta il 23 agosto 2022, vi era quello di alleggerire le bollette e di contrastare il declino demografico della Basilicata. Ma non mi pare che entrambi siano stati raggiunti. Anzi. Secondo il recente Rapporto Svimez 2023, il processo di spopolamento della regione si aggraverà nei prossimi decenni: nel 2080 vi sarà un sostanziale dimezzamento della popolazione lucana, dagli attuali 541 mila a circa 287 mila residenti.
La misura propagandistica adottata dalla Giunta regionale di intervenire anche sui costi delle bollette dell’acqua non sembra in grado di alleviare i problemi dei lucani, sempre più afflitti dal problema dell’occupazione e dell’emigrazione. Un circolo vizioso che si autoalimenta.
Uno ‘spot di distrazione di massa’ creato ad arte, in vista delle prossime elezioni regionali. Nei prossimi due o tre anni, la Regione Basilicata dovrebbe essere in grado – a detta di Bardi – di soddisfare l’intero fabbisogno energetico del servizio idrico regionale attraverso l’energia elettrica prodotta unicamente da fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici. Il risparmio sui costi di approvvigionamento energetico ottenuto da Acquedotto lucano sarà destinato alla riduzione delle bollette per i cittadini meno abbienti.
Una scelta illogica questa di utilizzare in questo modo i milioni di euro annuali derivanti dall’Intesa sottoscritta con Total ed Eni e previsti invece per le misure multisettoriali di compensazione a tutela ambientale. Difatti, l’aver annunciato, in pompa magna, di voler realizzare gli impianti fotovoltaici ed effettuare sconti sulla tariffa dell’acqua, è stato un atto gravissimo, in quanto significherà rinunciare a 50 milioni di euro di investimenti e alla realizzazione di industrie che certamente avrebbero creato nuovi posti di lavoro e, quindi, economia.
L’Intesa con Total/Eni andava in tutt’altra direzione e prevedeva oltre alla realizzazione di interventi di compensazione ambientale anche il sostegno a programmi regionali per lo sviluppo sostenibile e l’implementazione di un sistema di monitoraggio ambientale e la sua gestione.
Centinaia di milioni di euro sottratti alle finalità dell’Intesa, quindi, ed indirizzati per il solo scopo di fare campagna elettorale. La data delle Regionali si sta avvicinando.
Gianni Leggieri, consigliere regionale